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Al rione Doviziosi, si arriva  passando da Brunetta e quindi dalla piazza della "Riforma" antistante lo stesso convento. Potrebbe essere nato dalla distruzione della sottostante contrada Motta in seguito al  terremoto del 1638, i cui profughi si fermarono qui. L’agglomerato , urbanisticamente è costituito da stretti viottoli, bastevoli solo a far passare un asino con il basto,  mezzo di trasporto più diffuso in passato. La strada rotabile è di recente costruzione, e si ferma al di fuori del rione, davanti alla chiesa di Sant'Ippolito, oggi ristrutturata, ad opera dei Valdesi di Dipignano che ne hanno fatto la loro sede di culto, inseriamo la storia del fondatore Francesco Scornaienchi raccontata dalla figlia Adelina. Gli abitanti hanno sempre fatto parte a se, e per certi versi ancora oggi vivono una loro realtà. Non è difficile sentir parlare di "piccola repubblica" intendendo parlare di Doviziosi. In  passato i suoi abitanti solevano riunirsi in alcune occasioni,  per esempio, in occasione dell'uccisione del maiale, ed un personaggio, detto "u rumanzaro", raccontava di quel Bramante, dei Reali di Francia, del Mago Merlino, e così via , aggiungendo di volta in volta nuovi episodi, dettati dalla sua fantasia ed arguzia. Queste "rumanze" colpivano tanto la fantasia degli ascoltatori, che ancora oggi esistono nomi quali Guerino,Oramante, Costantino, Minotto, Fioramante, Maganza.