Brunetta

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Il rione forse deve il nome alla presenza di molti alberi di prugne da cui  "Purnetta"  o forse alla presenza sul luogo del barone Brunetti da cui l'attuale Brunetta. In ogni modo i Purnettisi avevano uno spiccato senso di gruppo ed era il rione  antagonista di Capocasale. Anche qui vi erano dei "Ramari" e  le donne si dedicavano alla cultura del baco da seta. La parte pių trafficata  era la cosiddetta Timparella, cosi chiamata  per via del luogo in discesa.   Alla timparella  il forno del rione era usato per cuocere il pane delle famiglie residenti, le quali lasciavano al fornaio un  pane come pagamento.   Nello spiazzo  detto "Chianu" sorgeva il   palazzo  degli Albi-Marini, signorotti del posto, di recente acquistato dal Comune, recuperato ed  adibito a Centro Servizi Culturali, dove si trova una mostra permanente, di manufatti in rame , realizzati da artigiani dipignanesi e dei lavori in rame sbalzato, realizzati dagli alunni della scuola media di Dipignano. Anche la frazione di Brunetta ha la sua Chiesa, che č dedicata all' Immacolata