In ricordo del partigiano Guerino Ciardullo

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Una piccola lapide in marmo, murata sulla parete esterna di una casa che si affaccia sun piazza Savoia a Busca (CN) seminascosta ora da un’edicola di giornali, ricorda la morte tragica, di un giovane calabrese, ucciso a soli 22 anni dai nazifascisti, la scritta dice:

Qui il partigiano

Quitrino Ciardullo

Venne barbaramente ucciso

Dalle belve nazifasciste

Il 6/6/1944

Cadde da prode gridando:

VIVA I PARTIGIANI.

 

Il suo nome, con altri trenta è riportato ancge sulla grande lapide collocata sulla facciata della chiesa della SS Trinità in piazza XX Settembre, nel centro del paese, a ricordo dei partigiani e di altri caduti nel periodo 1943-1946. L’elenco dei caduti è accompagnato da questa scritta:

“Di sola purissima fede armati, affrontarono eroicamente l’esecrando nemico nazifascista, donando la vita perché la patria vivesse, immolandosi nella lice del più grande amore: ITALIA!”

 Guerino muore come ricordato sopra il 6/6/1944, ma il cadavere resta a lungo abbandonato sul terreno della piazza, esposto alla visione della gente che passa, per volontà degli esecutori della rappresaglia, come “esempio e monito”. Soltanto il giorno dopo, con l’attestato di visita del medico ufficiale comprovante che la morte di Ciardullo: “ è avvenuta per arma da fuoco alle ore 16 del giorno 6/6/1944, si rilascia il nulla osta all’esecuzione del permesso di seppellimento”. L’inumazione della salma viene effettuata il giorno 8 giugno nel campo comune n° 27. Dopo 12 anni, nel settembre 1956, la famiglia, ottiene l’autorizzazione, su richiesta della madre Maria Di donato, per l’esumazione e il trasporto della salma del partigiano dal cimitero di Busca a quello di Dipignano.

 

 

 Il 23 novembre 1997 il sindaco di Dipignano, il sindaco di Busca ed alla presenza delle associaciazioni dei Combattenti e reduci, pone una lapide alla memoria sulla casa dove nacque Guerino con le seguenti parole:

                   

QUI NACQUE

GUERINO CIARDULLO
EROE DELLA LIBERTA'
LAURIGNANO 19-5-1922 BUSCA DI CUNEO 6-6-1944
LA CUI GIOVINEZZA VENNE STRONCATA
DALLA BARBARIE NAZI-FASCISTA

INTERPRETE DEL COMMOSSO
SENTIMENTO POPOLARE,
L'AMMINISTRAZIONE COMUNALE, PER
ONORARNE LA MEMORIA ED IL SACRIFICIO,
QUESTO SEGNO INDELEBILE HA POSTO

                        IL 23-11-1997

 “Discorso del Sindaco di Busca in occasione del Sessantesimo anniversario della Liberazione

Carissimi buschesi, saluto con piacere i componenti del Consiglio comunale di Busca, i Sindaci presenti,……. i rappresentanti delle associazioni partigiane, autorità civili, militari e religiose e  tutti Voi presenti.  L’Amministrazione comunale vuole, in modo semplice, rendere omaggio alle vittime della ferocia fascista che caddero per consegnare a tutti noi un’ Italia migliore.

      Il secondo conflitto mondiale fu una tragedia umana collettiva. Ce lo ricordano le lapidi con i nomi dei morti e i monumenti presenti sulle piazze e anche nelle borgate più sperdute. Ogni famiglia si trovò a fare i conti con la morte, la sofferenza, la miseria, la fame. In cinque anni di conflitto la sola provincia di Cuneo contò 15.430 vittime. Proprio per sottolineare il sacrificio della popolazione cuneese in quegli anni bui, il presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi il 25 aprile 2004, ha  appuntato  sullo stendardo della Provincia di Cuneo la medaglia d’oro al valor civile.    Anche Busca pagò un alto tributo di sangue. Per quanto riguarda la guerra di Liberazione, dall’8 settembre ‘43 al 25 aprile del ’45, furono 22 partigiani e 17 civili. L’elenco che mi appresto a leggere mi è stato fornito dall’amico Reno Masoero. Questi i nomi degli “eroi partigiani”:

Mario Amati, Francesco Ballatore, Giovanni Chiapello, Guerino Ciardullo,  Pietro D’Antonio, Don Costanzo Demaria, Fiorenzo Gastaldi, Giovanni  Ghio, Bruno  Giordano, Filippo Giordano, Evasio Godi, Michele  Malfettani, Carletto Michelis, Lorenzo Peronetto, Angelo Ponzo, Tommaso Romagnolo, Costanzo Rovera, Sergio Salvagno, Guglielmo Strumia, Umberto Tallone, Antonio Tramontano, Andrea Beltramo. Diciassette i nomi dei civili uccisi a Ceretto, a San Chiaffredo e nei bombardamenti, come quello che colpì la cascina Galliano a Madonna del campanile:

 Luigi Ardissone, Luigi Bernardi, Antonio Bruno, Michele Degiovanni, Angelo Falco, Giuseppe Moretto, Lucia Galliano, Teresa Galliano, Lucia Galliano, Domenico Garello, Giovanni Garino, Vittore Garino, Attilio Isoardi, Bartolome Lerda, Lorenzo Ramonda, Giovanni Battista Salomone, Mario Scaglia,

Busca pagò quindi un prezzo altissimo di vite umane.

Busca 25 Aprile 2005”

Il ricordo dell'eroe partigiano è stato sollecitato da Mimmo Domenico Giorgini, maggiori notizie sulla pagina facebook: guerino ciardullo partigiano