Posizione Geografica

      Il centro di Dipignano sorge su un altopiano,  che scende verso il torrente Jassa a 13 km a sud  di Cosenza, nell'alta Valle del Crati a 720 metri sul livello del mare  a 39 gradi Nord e 16 gradi Est. A sud del centro, ai confini con i comuni di Paterno Calabro e Domanico, si trova un bel bosco di conifere, detto di Ciammaru , dove di recente il comune lo ha attrezzato come area di pic-nic, con tavoli e barbecue.
    Dipignano è un comune di 23,19 km quadrati e si trova fra i
comuni di Carolei, Domanico, Cerisano, Mendicino, Paterno Calabro, e non ultimo  il Comune di Cosenza . Costituito dalle frazioni di Tessano, Laurignano, Brunetta, Capocasale, Santamaria,Basso, Petroni, Doviziosi e Cappuccini. La popolazione d'estate aumenta per via di numerosi villeggianti, che passano un periodo di vacanza in paese. Le frazioni di Tessano e Laurignano si sono sviluppate intorno alla strada provinciale, con belle vedute delle vallate del fiume Busento e del fiume Jassa, che parte da Paterno Calabro e arriva a Cosenza. La maggior parte della popolazione è di religione cattolica, tranne un gruppo di fede Valdese, ed un gruppo di Testimoni di Geova. le parrocchie sono tre: San Nicola a Dipignano Centro, San Mauro a Tessano, Santo Oliverio a Laurignano, comunque Don Augusto Donò  ha descritto ben 21 chiese al centro e nei rioni a parte le frazioni, Il collegamento con la città è ottimo e consente di salire e scendere con facilità. Nel Comune operano la scuola elementare e la scuola media, con una sezione staccata a Laurignano, un asilo gestito dalle Suore della Divina Provvidenza, inoltre vi è un Ufficio di Poste e telecomunicazioni,in Piazza dei Martiri, con sedi staccate a tessano e Laurignano, La Caserma dell'Arma dei Carabinieri e del Corpo Forestale e non ultima la Banca di Credito Cooperativo di Dipignano. Operano sulla zona ben 12 ristoranti che si snodano sulla strada principale, dove si possono gustare piatti genuini e di tradizione e 4 agriturismo.  
   " Il colle aprico, da cui, allora come oggi , si potevano e si possono abbracciare con lo sguardo le pendici silane, punteggiate dai numerosi Casali, luccicanti al sole; e poi,dal lato opposto, la cima del monte
Cocuzzo che si staglia netta verso il cielo e dalla quale, tanto tempo fa, forse si elevava un pennacchio di fumo, se plausibile la tradizione secondo la quale il Cocuzzo fosse stato un vulcano ora spento ; e poi ancora, quasi di fianco, la vallata, dove in fondo si distende accovacciata la città. Un paesaggio veramente suggestivo !"

                                                                                                                                                     
(da" un restauro intelligente" di S.Brich e A.Gallo)